Il clima secco ha determinato un 5-6% in meno di uva rispetto allo scorso anno. Si è registrato un incremento dei prezzi delle uve rispetto al 2011 viste anche le scarse giacenze. Vogliamo mantenere stabile l’equilibrio tra remunerazione del socio e capacità di spesa dell' individuo, che tende a ridursi per via della crisi economica. Grazie ai continui investimenti per il miglioramento della qualità, all’export in ascesa e alle richieste dai comparti dell’alcol ad “uso bocca” prevediamo un mercato del vino orientato a prezzi importanti.
Il Presidente Santandrea sottolinea i più importanti appuntamenti politici per il settore: “Si parla della viticoltura come fonte di reddito, è importante consolidare questo trend positivo; la discussione sulla riforma della PAC 2014/2020 e quindi dell’OCM unica ci vedrà impegnati per la tutela dei soci. Insisteremo sulla vitivinicoltura basata sui vigneti, sul legame con il territorio, sulla conservazione degli ambienti naturali e sulla valorizzazione del patrimonio storico culturale; vino come risorsa e bene comune, made in Italy e valorizzazione delle produzioni DOP e IGP. Altro tema importante è quello delle risorse idriche per l’agricoltura, l’assessorato regionale di concerto con quelli locali è attivo nel ravennate, ma non è così in tutta la Romagna. Occorre un supporto più forte da parte della nostra politica nazionale che deve sposare l’agricoltura quale leva fondamentale della ripresa del paese”.