Il Gruppo Cevico di assemblea a Mandriole (RA)

11.12.2010 - News

Venerdi 10 Dicembre il Gruppo Cevico ha svolto l'Assemblea annuale di bilancio presso la “Fattoria Guiccioli” presso Mandriole di Ravenna, luogo in cui il 4 agosto 1849 morì Anita Garibaldi.

Il Gruppo Cevico, attraverso le due cantine di base, associa 4.500 famiglie di viticoltori e 9 grandi cooperative di conduzione terreni. Un vigneto di 6.600 ettari, che si estende dalle Colline Romagnole confinanti con la Toscana, fino ai terreni sabbiosi del parco del Delta del Po e al territorio di Rimini, sulla costa del mare Adriatico. L’80% del vigneto è a Denominazione di origine Controllata o a Indicazione Geografica Tipica. La produzione media annuale ammonta a 130.000 tonnellate di uva, pari a un terzo dell’intera produzione del territorio di influenza.

Il sito in cui si sono svolti i lavori è stato scelto anche per la concomitanza con la ricorrenza dei 150 anni dell'unità d'Italia ed è stato recentemente oggetto di restaurato a cura della Federazione delle Cooperative di Ravenna e racchiude in se tutto lo spirito che animo' il risorgimento italiano.

All'Assemblea erano presenti il Prof. Dino Mengozzi docente di Storia Contemporanea all’Università di Urbino, Giovanni Luppi Presidente Nazionale di Legacoop Agroalimentare, Giovanni Monti Presidente di Legacoop Ravenna, Lorenzo Cottignoli Presidente della Federazione delle Cooperative di Ravenna e per il Gruppo Cevico il Presidente Ruenza Santandrea, il Direttore Generale Lauro Giovannini, il Direttore Amministrativo Massimo Gallina, il Direttore Commerciale settore sfuso Sante Ricci. Il Vice Presidente del Cevico e Presidente della Coop Le Romagnole, Carlo Frulli, ha svolto le funzioni di Presidente dell’Assemblea introducendone i lavori.

Il Prof. Mengozzi ha aperto il lavori con una magistrale rievocazione storica del Risorgimento Italiano e della Trafila Garibaldina; una serie di eventi, azioni, prove e difficoltà che i patrioti ravennati e del basso ferrarese dovettero affrontare per sottrarre Giuseppe Garibaldi all'inseguimento degli Austriaci.

A seguire il Prof. Mengozzi il Direttore Amministrativo Massimo Gallina ha illustrato i dati relativi al bilancio di esercizio del Gruppo al 31 luglio 2010. I numeri sono risultati molto “in ordine”, evidenziando un patrimonio netto di 50,78 milioni di € ed un fatturato consolidato del Gruppo (Cevico, Le Romagnole, Cantina dei Colli Romagnoli, Le Romagnole Due, Due Tigli, Sprint Distillery, Winex e Tenuta Masselina) di 93 milioni di €. Il fatturato è risultato essere in incremento del 16% rispetto all’esercizio precedente e nello specifico l'export del prodotto confezionato è praticamente raddoppiato. Il tutto con una struttura patrimoniale e finanziaria molto buona.

Il Presidente Santandrea, nel suo intervento, ha voluto rimarcare l'importanza, in questa delicata fase storica dell'Italia, dei valori Risorgimentali dell'unità, della libertà e dello “stare assieme”come elemento di forza e non come un vincolo di cui liberarsi, sottolineando come sia necessaria anche oggi una rinascita del pensiero, della cultura, dello spirito nazionale e dell'unità. Il Presidente, evidenziando ulteriormente i dati positivi del bilancio, ha evidenziato poi come la cooperazione agricola si stia impegnando al massimo per affrontare la difficile crisi che il sistema economico italiano sta attraversando. Quello che si sta facendo è molto, ma è chiaro che non basta. I redditi in agricoltura sono costantemente in calo e se la vendemmia 2010 comincia ad evidenziare segnali di ripresa, l’annata 2009 per le imprese agricole si è confermata un vero disastro. Ma bisogna reagire ed andare avanti, sottolinea il Presidente, dicendosi convinta che il vino possa rappresentare un elemento di traino decisivo per la ripresa del settore agroalimentare italiano, grazie anche agli importanti sviluppi che il prodotto sta evidenziando nell'export.

I lavori sono poi proseguiti con la relazione del Direttore Generale Lauro Giovannini, il quale ha efficacemente illustrato le strategie adottate dal Gruppo nell'affrontare sia i mercati interni che l'export. Il Direttore ha evidenziato come i paesi asiatici e dell'Est Europa si stiano rivelando particolarmente interessanti, con incrementi annuali in termini di volumi a “due cifre”. Anche le marginalità in questi paesi sono interessanti ed elemento da non sottovalutare sono gli aiuti che l'Unione Europea riconosce alle aziende vitivinicole per la promozione proprio in ambito extra UE. Giovannini ha poi illustrato ai numerosi presenti (oltre 100) in sala il business plano del Gruppo per i prossimi anni, che prevede, tra l'altro, un profondo restyling della struttura lughese per renderla ancorchè piu' bella esteticamente, molto piu' efficace e funzionale alle esigenze della moderna logistica.

Il Direttore ha inoltre illustrato ai presenti il recente nuovo spot pubblicitario del vino Sancrispino, ideato e sviluppato sul legame indissolubile tra la vite, il lavoro dell'uomo e la terra; questi tre elementi “assieme”, spiega poi Giovannini, costituiscono le basi della “mission” aziendale che da sempre punta a rendere la filiera maggiormente coesa e sufficientemente remunerativa per il socio, al quale deve assolutamente essere riconosciuto il giusto merito per gli sforzi profusi in campagna. Sul fronte interno al Gruppo il Direttore tiene ad evidenziare gli sforzi profusi per contribuire allo sviluppo economico e sociale del territorio: nel 2009 le ore di lavoro che il Cevico ha retribuito sono state pari a 181.818, mentre nel 2010 sono ammontate a 218.390, evidenziando un incremento pari al 20,11%.

I lavori sono proseguiti con una riflessione sullo stato della cooperazione ravennate da parte di Giovanni Monti, il quale ha evidenziato come molti degli attuali problemi dell'economia e dell'agricoltura in modo particolare dovranno trovare una soluzione nella progettualità delle imprese e dei sistemi associativi. L'Assemblea è poi terminata con la relazione di Giovanni Luppi, che prendendo spunto dalla recente proposta di riforma della PAC da parte del Commissario Ciolos, ha evidenziato la necessità di muoversi in sintonia con le altre centrali cooperative, cercando un’intesa politica anche con le organizzazioni professionali agricole, per affrontare seriamente i rischi conseguenti alla possibilità che gli aiuti diretti vengano distribuiti secondo un meccanismo premiante solo per chi possiede più ettari di terreno senza valutare cosa e come produca, il tutto aggravato da una possibile assenza di una specifica OCM di settore.

Il dibattito si è sviluppato con gli interventi dell’Assessore Provinciale all’Agricoltura di Ravenna Libero Asioli, del responsabile Legacoop di Rimini Gilberto Grazia, del Presidente della Cantina dei Colli Romagnoli Silvano Dalprato.

La giornata è poi terminata con una apprezzata visita alla abitazione ed alla stanza in cui morì Anita Garibaldi.

 

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